La prima opera macro in ferro
Due sculture alte 5 metri realizzate per una rotonda a Livigno.
Siamo a luglio 2021 e il sindaco di Livigno Remo Galli mi chiede di "buttar giù" idee e una bozza per un'opera della nuova rotatoria Pémont-Dala Gesa. Il tema deve essere legato all'agricoltura, alla tradizione e al mondo contadino. Inizialmente ho avuto delle perplessità ma la sfida era troppo accattivante... quindi mi sono chiesta quale soggetto fosse nelle mie corde e come avrei potuto realizzarlo seguendo il mio filo conduttore di questi ultimi anni: l'equilibrio precario unito al macro.
Ho escluso subito una scena scontata, ma cercavo un figurativo originale che catturasse l'attenzione ma che allo stesso tempo fosse di facile lettura per i passanti. Ho quindi scelto di rappresentare la vita rurale attraverso degli strumenti e attrezzi di lavoro che hanno attirato la mia attenzione sia come forma che significato. Ho giocato su un binomio di opere: una legata ai recipienti per il latte e l'altra dedicata agli attrezzi inerenti la fienagione. La scelta è stata determinata anche dal fatto che la centralità della rotonda era occupata da un lampione e non potendo, nè volendo, spostarlo ho cercato di farlo diventare un valore aggiunto a quello che avrei realizzato. Per arrivare all'opera definitiva in ferro, ho realizzato disegni, bozzetti in plastilina, sculture di legno. Una volta finita l'installazione, presa dall'entusiarmo ho creato anche quadri e piccole riproduzioni in bronzo.
Nasce così "EQUILIBRIO & AGRICOLTURA" un'opera dedicata al settore primario e alle fatiche dei nostri avi. Gli oggetti macro sono i recipienti del latte: La Penèglia (recipente per trasportare il latte a spalla dalla stalla alla latteria); Al Sédel o Sécia (secchio in legno con il manico in metallo usato per alimentare il bestiame o come contenitore del latte durante la mungitura); un Mestolo utilizzato per mescolare o filtrare il latte in varie fasi della sua lavorazione. La seconda scultura è invece composta dagli attrezzi inerenti la fienagione: Al Sgèrlo (cesta in legno, vimini intrecciati a forma di tronco di cono rovesciato adibito al trasporto del fieno e alla raccolta del legname); Al Resc'tèl (rastrello in legno per raggruppare e catturare l'erba e il fieno); Al Resc'teglìn del sc'ternùm (rastrellino per la segatura).
Gli oggetti macro sono posti in equilibrio precario, instabile, surreale... diventano forme in movimento con vuoti e pieni con rapporti di grandezza volutamente diversi tra loro.
L'OPERA VUOLE FAR RIFLETTERE:
...gli oggetti dei contadini stanno cadendo o riescono a sostenere i ritmi della modernità?
...reggono i tempi che cambiano?
...rimarranno solo oggetti da museo?
...tornerà un momento futuro in cui verranno ancora utilizzati?
La SFIDA
Realizzare tale opera è stata una sfida sotto molti punti di vista: in primis la grandezza. Il fatto che fosse un'opera pubblica permanente mi ha messo una certa agitazione...bisognava soddisfare il committente che in questo caso era la mia comunità! Un'altra sfida è rappresentata anche dalla lavorazione del ferro con le sue caratteristiche, i suoi limiti e pregi, i suoi pesi e la sua poca malleabilità.
CURIOSITÀ
Ho perso molte ore di sonno... (meglio non quantificarle) !
Il rastrello è lungo 5 metri!
La Penèglia è alta 2 m. e 50 cm e il suo tappo ha un diametro di 75 cm. !
Ci sono voluti 45 giorni per costruire l'opera in officina e montarla in loco!
Una parte di un attrezzo è costituita da fascioni per l'edilizia: indovina dove...?
19 settembre 2022 si inizia l'opera!
GRAZIEEEE
In primis grazie all'Amministrazione per la fiducia.
Grazie al super fabbro Simone Galli di Ferstyle che ha sposato e sostenuto il mio progetto e a tutti i suoi collaboratori che si sono lasciati coinvolgere e appassionare nella realizzazione di opere tridimensionali così grandi e complicate.
Guarda il video dedicato 👇